

Maciej Giertych, Zillmer

Hans-Joachim Zillmer
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»La teoria dell’evoluzione respinta in una
pubblica udienza al Parlamento Europeo«
Il deputato europeo, il polacco Maciej Giertych, a metà d’ottobre ha organizzato a Bruxelles un seminario sui punti deboli della teoria dell’evoluzione. Giertych è un professore di genetica ben conosciuto ed è stato presidente di questo settore specialistico presso l’Accademia delle Scienze Polacca. Suo figlio è l’attuale ministro polacco d’educazione. Il professore Giertych rifiuta generalmente le indagini scientifiche aventi alla base la teoria dell’evoluzione e dubita dell’insegnamento di una ipotesi non dimostrata, ma non di meno di continuo falsificata: la macroevoluzione.
Il prof. Giertych descrive come i suoi figli venivano a casa dalla scuola dopo essere stati istruiti sulla teoria dell’evoluzione. A loro è stato spiegato che mediante esami scientifici nell’ambito della genetica, la macroevoluzione, cioè lo sviluppo o l’origine della vita, era dimostrata chiaramente e indubbiamente. Questo fatto era nuovo per il professore che ha passato la sua vita in ricerche scientifiche al più alto livello. Egli ha spiegato ai partecipanti al seminario al Parlamento Europeo che nel quadro delle sue ricerche complete non ha trovato nessuna prova per la macroevoluzione, ma al contrario, soltanto delle confutazioni.
Altri specialisti presenti hanno appoggiato il prof. Giertych. Il prof. Joseph Mastropaolo era arrivato apposta dagli USA per spiegare ai deputati europei che non esistono prove per la macroevoluzione tanto postulata. Macroevoluzione significa lo sviluppo di strutture biologiche nuove finora inestistenti mediante l’evoluzione – come per esempio la formazione di una ala, di un polmone o di un becco d’uccello in un rettile. Secondo le ricerche scientifiche da lui dirette ha spiegato al pubblico che alla macroevoluzione tanto propagata ed insegnata nelle scuole come comprovata, manca ogni prova empirica anche dopo più di 150 anni. La modifica di strutture esistenti, per esempio la selezione di becchi molto lunghi o corti e grossi, viene denominata microevoluzione.
Dalla Germania era presente il Hans-Joachim Zillmer, un esperto in problemi dell’evoluzione e membro dell’Accademia delle Scienze di New York, autore di molti libri di paleontologia tradotti in dieci lingue, che ha dimostrato al pubblico riunito, utilizzando diversi esempi di casi, che esistono esclusivamente reperti geologici che contraddicono in modo evidente la teoria dell’evoluzione. I documenti fossili non contengono alcuna prova della macroevoluzione. Invece di uno sviluppo molto lento da una specie all’altra, come insegnato nelle scuole, si può osservare soltanto la stabilità delle forme di vita considerando la variazione e l’addattamento nel quadro della microevoluzione, cioè la trasmissione esclusiva delle disposizioni ereditarie già esistenti nel senso della legge di Mendel.
Il geologo francese Dr. Guy Berthault ha presentato numerose prove per dimostrare che gli strati geologici non si sono formati in miliardi d’anni, bensì in un periodo molto più rapido. Anche oggi si possono constatare relativi processi nella sedimentazione formata da flussi d’acqua. Tali processi sono stati ripetuti da lui nel laboratorio in collaborazione con scienziati russi. Per far funzionare una macroevoluzione si devono postulare in contraddizione agli strati geologici che si formano rapidamente dei processi di sedimentazione che durano quasi infinitamente e con ciò dei periodi di tempo molto lunghi, addiritura quasi eterni.
Tra quelli che hanno aiutato all’organizzazione del seminario è stato il Dr. Dominique Tassot, direttore del Centre d’Etude e Prospectives de la Sciences (C.E.P.) una organizzazione che rappresenta 700 scienziati, intellettuali e rappresentanti da altre professioni parlanti la lingua francese. Essi rigettano la teoria dell’evoluzione e contrappongono a questa dottrina non provata delle prove scientifiche.
Il prof. Giertych ha chiuso l’udienza con la richiesta di non presentare più la teoria dell’evoluzione nelle scuole pubbliche come verità assoluta.
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